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Il Territorio

Il Gargano è sicuramente conosciuto per i suoi circa duecento chilometri di costa. Una costa fatta da arenili, pinete, insenature, strapiombi, dune, grotte, e i famosi faraglioni di fronte ai quali, nel suggestivo panorama offerto dalle baie disseminate lungo la costa garganica. Tutte cose che l’Europa e il mondo ammirano per la loro bellezza e il proprio aspetto primitivo e incontaminato.

Un incantevole scenario che alterna il manto impenetrabile dei boschi e quello della tipica vegetazione della “macchia mediterranea“. Una vegetazione ricca di: Pinete (con la specie autoctona del Pino d’Aleppo); Leccete, Garighe, Cerrete, Faggete.
Ma Gargano vuole dire anche montagna in quanto è occupato quasi interamente da monti e da ampi altopiani che tendono, a volte, a degradare, altre, a scendere ripidi e impervi al mare.
Una vera oasi della natura è la Foresta Umbra.  Quest’area è poco popolata; gli abitanti tendono a raccogliersi nei centri costieri o ai piedi dei monti, anche per via dello sviluppo acquisito in epoca recente dal turismo balneare, che si è aggiunto alla tradizionale attività peschereccia e soprattutto agricola.

Una strada panoramica si sviluppa lungo quasi tutto il perimetro del Gargano, toccando molti dei centri principali, come San Nicandro Garganico, Carpino, Rodi Garganico, Peschici, Vieste, Mattinata e Manfredonia. Tra le località del retroterra si ricordano Monte Sant’Angelo, San Giovanni Rotondo e San Marco in Lamis: tutti centri con santuari molto frequentati che attestano come il Gargano sia sempre stato, sin dall’epoca medievale,luogo di grande fervore religioso, anche per via di Padre Pio.
In ultimo vogliamo citare “la regina del golfo” omonimo e cioè: Manfredonia; città dalla storia gloriosa, autentica guardiana della porta sud del promontorio, ha vissuto anche in tempi recenti storie ed eventi alterni, oggi, per molti, è sogno e punto di riferimento per una rinascita economica dell’Italia meridionale.
Da non dimenticare i due grossi esempi di lagune presenti con il lago di Lesina e quello di Varano, da diversi anni oggetto di studi da parte del CNR. Sviluppata la pesca dell’Anguilla e del Capitone nel lago di Lesina, e la coltura delle Cozze nel Lago di Varano.  Molte specie di uccelli utilizzano queste due lagune per nidificare o per sostare nelle loro migrazioni; per questo motivo potrebbe essere interessante e, nello stesso tempo, attento all’ecosistema organizzare la caccia fotografica nei periodi di nidificazione e di migrazione delle varie specie volatili.